The mister by E. L. James

autore:E. L. James
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852094132
editore: Mondadori
pubblicato: 2019-04-17T22:00:00+00:00

16

Avverto la presenza di lei ancora prima di svegliarmi del tutto. Il calore del suo corpo che si trasmette al mio. Assaporo il contatto con la sua pelle, apro gli occhi e do il benvenuto alla mattina velata e all’incantevole Alessia. È nuda e dorme profondamente, accoccolata contro di me come una foglia di felce, la mano sul mio ventre, la testa sul petto. Le avvolgo il braccio intorno alle spalle in un gesto possessivo e la tengo vicina. Sorrido al risveglio del mio corpo.

“Ed è passato solo un giorno.”

Resto disteso un altro po’ assaporando il suo calore e la fragranza dei capelli. Si agita e borbotta qualcosa d’incomprensibile, poi spalanca gli occhi.

«Buongiorno, bellissima» le sussurro. «Questo è il tuo servizio sveglia mattutino.» La faccio girare sulla schiena. Sbatte un paio di volte le palpebre mentre le bacio la punta del naso e strofino il mio contro l’arteria che pulsa sotto l’orecchio, e lei s’illumina e mi getta le braccia al collo quando la mia mano scende sul suo seno…

Il sole splende nel cielo. L’aria è fredda e cristallina. No Diggity esce a tutto volume dall’impianto stereo mentre guido lungo la A39 verso Padstow. Ho rinunciato a partecipare alla messa della domenica. Nella mia parrocchia ci sarà troppa gente che mi conosce. Dopo che avrò detto ad Alessia chi sono e che cosa faccio… allora magari sì. La guardo battere i piedi a tempo di musica. Mi lancia un rapido sorriso che mi risveglia all’istante le parti basse.

“Ragazzi, è davvero seducente.”

Il suo volto illumina l’interno della Jaguar. E anche me.

Rispondo con un sorriso ammiccante, memore della mattina. E di ieri sera. Lei ravvia i capelli spettinati dietro le orecchie e le guance si tingono di un rossore innocente. Magari in questo momento anche lei sta pensando a questa mattina. Me lo auguro. La rivedo sul mio letto con la testa abbandonata nell’estasi, la bocca spalancata mentre grida e viene, i capelli che ricadono oltre il bordo del letto. Al solo pensiero sento il sangue dirigersi verso sud. “Sììì.” Ho avuto l’impressione che le piacesse. Che le piacesse moltissimo. Il semplice ricordo mi fa agitare sul sedile, allungo la mano e le do una strizzata al ginocchio.

«Tutto bene?» chiedo.

Annuisce, e i profondi occhi neri luccicano.

«Anch’io.» Le prendo la mano, la porto alle labbra e le depongo un bacio pieno di gratitudine sul palmo.

Mi sento positivo. Anzi, più che positivo, euforico. Più felice di quanto mi sia mai sentito da… da molto prima che Kit morisse. E so che è così perché vicino a me ho Alessia.

Sono ebbro di lei.

Ma cerco di non soffermarmi sui sentimenti. Non voglio farlo. Sono sentimenti nuovi, acerbi e un po’ disorientanti. Una sensazione che non ho mai provato. A essere sincero sono elettrizzato. Sto andando a fare shopping con una donna e non vedo l’ora di accompagnarla… Una novità assoluta, credo.

Ma sospetto che con Alessia sarà una battaglia. È orgogliosa. Chissà, forse è una caratteristica degli albanesi. A colazione mi ha detto chiaro e tondo che non avrebbe accettato vestiti nuovi da me.

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